martedì 1 maggio 2007

Da BEPPEGRILLO.IT....

Sono un'anima semplice e mi fa schifo.... leggete anche voi.
Dino

Gli ombrelli non finiscono mai

Altan.jpg
Altan da repubblica.it

Marco Travaglio denuncia l'ennesima legge porcata per parare le chiappe ai nostri dipendenti. Io non ce la faccio più. Appena ti volti c'è un nuovo ombrello. Marco scriverà ancora per poco da uomo libero. Il suo prossimo libro sarà: "Le mie prigioni 2". Dopo Silvio Pellico c'è lui.

Caro Beppe, cari amici del blog,
vi rubo qualche minuto di attenzione per una faccenda piuttosto preoccupante che riguarda il mio lavoro di giornalista, ma anche il vostro di cittadini. Dieci giorni fa maggioranza e opposizione unite hanno deciso di mettere il bavaglio alla stampa su tutti gli atti d’indagine: verbali d’interrogatorio, intercettazioni, avvisi di garanzia, mandati di cattura, decreti di perquisizione e di sequestro, insomma tutto ciò che fino a oggi ci ha fatto capire le malefatte del potere politico, imprenditoriale, finanziario, sportivo eccetera. La legge l’hanno intestata al solito Mastella, come Berlusconi intestava le sue prime aziende alle casalinghe e ai cugini di Buscetta, e i suoi giornali al fratello e alla moglie. Ma l’ha voluta e votata tutta la Casta degli Intoccabili: alla Camera ha raccolto 447 voti favorevoli, nessuno contrario, e sette astensioni (Giulietti, De Zulueta, Caldarola, Carra, Poletti, Zaccaria e un altro che non ricordo).
Ancora sotto choc per le telefonate che fotografavano i maneggi di Fazio e dei vertici di Forza Italia, della Lega e dei Ds con i furbetti del quartierino, e che produssero le dimissioni dello sgovernatore e il fallimento delle scalate bancarie. Ancora atterriti dalle intercettazioni che costrinsero alla fuga i vari Moggi, Giraudo, Carraro, De Santis. Ancora sgomenti per le carte che hanno smascherato gli scandali del Sismi deviato e dello spionaggio Telecom.
Ecco, con questi sentimenti nel cuore e soprattutto nella poltrona, i nostri dipendenti hanno pensato bene di imbavagliare la stampa segretando tutto. Se la legge Mastella fosse stata in vigore qualche anno fa, non sapremmo ancora nulla di Bancopoli, Calciopoli, Vallettopoli, Ricattopoli, Tronchettopoli, Spiopoli (e scusate per queste orrende parole, ma ci siamo capiti). I protagonisti di tutti questi scandali sarebbero ancora ai loro posti, perché i processi non sono ancora iniziati. Infatti la legge impone il top secret a tutti gli atti fino all’inizio del processo (quelli del fascicolo del pubblico ministero, addirittura fino alla sentenza d’appello). Così, se anche il Senato approverà questa porcata, l’opinione pubblica non saprà più nulla degli scandali per anni e anni, visti i tempi biblici della nostra giustizia. E non potremo nemmeno esercitare il controllo sull’attività della magistratura, che pure amministra la giustizia “in nome del popolo italiano”.
Non facciamoci fregare dalle parole: questa non è una legge “in difesa della privacy” (che esiste da una quindicina d’anni), nè contro “la gogna delle intercettazioni”: qui non sono in ballo solo le intercettazioni, che pure sono importanti, ma – lo ripeto – tutti gli atti di indagine.
Qualcuno dirà: ma anche oggi sono segreti. Non è vero. E’ dal 1989 che il segreto istruttorio non esiste più. E’ stato sostituito, nel nuovo codice di procedura penale, da un blando segreto investigativo che copre solo gli atti “non conoscibili dall’indagato”. Se l’indagato li conosce, non sono più segreti. E se ne può parlare. L’unico limite è quello – peraltro assurdo – che vieta di riportare il testo integrale di un interrogatorio o di un’intercettazione, ma consente di pubblicarne il contenuto, cioè un riassunto il più possibile fedele. Comunque, chi infrange quel divieto (e nei casi importanti è doveroso infrangerlo), rischia una multa ridicola: da 51 a 258 euro (e se uno “oblaziona”, pagando la metà, cioè 130 euro, non viene neppure processato).
Ora invece la legge Mastella porta la pena a un minimo di 10 mila e a un massimo di 100 mila euro. Così l’oblazione passa da 120 euro a 50 mila. Cifre che nessun giornalista può permettersi di pagare e che nessun editore – salvo che sia Berlusconi alle prese con le telefonate di Fassino – sarà disposto a sborsare. Al contempo, la legge allarga a dismisura la categoria degli atti non più pubblicabili. E’ vietata la pubblicazione, “anche parziale o per riassunto, degli atti di indagine contenuti nel fascicolo del pubblico ministero o delle investigazioni difensive, anche se non più coperti da segreto, fino alla fine delle indagini o dell’udienza preliminare”.
La notizia non é segreta, ma è vietato pubblicarla: i giornalisti la conoscono, ma non possono più raccontarla. Se qualcuno vuol proprio sapere qualcosa, magari viene in redazione e gli facciamo leggere le carte, di straforo. Ancora: è vietata la pubblicazione, anche nel contenuto, di intercettazioni e tabulati telefonici “anche se non più coperti da segreto”. Stesso discorso: non sono segreti, il giornalista li conosce, gli avvocati pure, i politici di solito anche, ma la gente non li deve sapere. Così, intanto, brulicano i ricatti. Se poi vengo in possesso di un dossier o di un’intercettazione illegalmente raccolti (per esempio, dal Sismi o dalla banda Tavaroli), e magari questi contengono notizie gravissime (per esempio, che si sta preparando un colpo di Stato), e li pubblico, rischio da 6 mesi a 4 anni di galera. Quindi non li pubblico, oppure finisco dentro.
Che fare? Intanto è importante sapere cosa stanno preparando e avvertire gli amici. E poi bisogna tenersi pronti per qualche iniziativa concreta: che so, una raccolta di firma, un referendum abrogativo. Io, per parte mia, se la porcata dovesse passare, farò obiezione di coscienza e pubblicherò ugualmente notizie vietate, per farmi processare e chiedere al giudice di sollevare un’eccezione dinanzi alla Corte costituzionale per far dichiarare illegittima la norma.
a ripeto: non è una legge contro i giornalisti, che le notizie continueranno a conoscerle (e in molti casi sono ben felici di farsi imbavagliare, così danno la colpa a Mastella e non passano per servi). E’ una legge contro i cittadini. Parafrasando Altan, potremmo tradurla così: al cittadino non far sapere come gl’infilano l’ombrello nel sedere."
Marco Travaglio

lunedì 26 marzo 2007

Holiday Inn


E vero, non è leggenda. Intorno a certi luoghi si verificano incredibili situazioni.
Sono margini di città, brandelli di civiltà ricchissimi di asfalto e cubature fuoriscala che attendono ad eventi segreti ed importanti, fondamentali direi.
Il meccanismo è interessante: un'auto arriva, dopo poco ne arriva un'altra. Si spengono due fari e se ne riaccendono altri, una veloce corsetta sotto la pioggia, e via... Ogni auto in una certa direzione e quello per qualcuno è uno scampolo di vita, evasione, felicità! da ripetere alla prima occasione possibile.
Per altri invece è solo un caso trovarsi lì, ma non meno importante. E allora ancora una volta il fuoriscala diventa piccola base di lancio per il razzo spaziale "multiplo" che ovunque porta e ovunque va. Il Cape-Canaveral "de noaltri" ben si presta a questi viaggi interstellari che sempre spaventano, sopprattutto alla partenza. Stretti i sedili eiettabili con le unghie per qualche minuto poi l'ansia passa e lascia il posto ad altre cose.... e guardare dagli oblò il mondo laggiù è un piacere.

Che succederebbe ad una farfallina intrappolata nell'astronave? Come farebbe una farfallina a volare senza gravità? Riusciremmo forse ad ammirarne tutte le sfumature, i colori, i disegni anche in volo perchè sarebbe un bellissimo, leggero e magico volo planare! Come un aquilone della fantasia vorrei 1.000 farfalline dentro all'astronave perchè anche all'astronauta più pasticcione servono il sole ed i colori della primavera.

Niente paura... guarda com'è bello il mondo da qui!

mercoledì 28 febbraio 2007

A-patia


Più di un mese senza scrivere nulla... non va bene. Neppure i buoni propositi sono abbastanza buoni in questo periodo.
Stasera avrei avuto voglia di chiaccherare, di incontrare qualcuno, bere una birra e svuotare il sacco per poi ripartire con rinnovata energia. Purtroppo non è la serata giusta e quindi si rimanda a data da destinarsi.

Ho tante cose che mi girano per la testa ed io, da bravo slalomista, le schivo. Si! Le evito accuratamente perchè sono tutte pessime cose: preoccupazioni, insoddisfazioni, qualche senso di colpa qui e là, un pizzico di ansia a piacere, uno o due pugni di grane arretrate da sbrigare....
Ho buttato via il "Ricettario delle negatività" sperando in qualche miracolosa positiva evoluzione, ma invece il frigo dei cattivi pensieri è pieno (ed un po' puzzolente... qualche cattivo pensiero scaduto?). Urgono pulizie pasquali, sbrinatura, raccolta differenziata e risanamento. Urge frigo nuovo per le belle sensazioni, i colori, le risate grasse! Vediamo se avrò culo.

Facendo chiarezza un attimo, scrivendo ad alta voce, direi che non sono nelle migliori condizioni per far niente: meglio tirare a campare un altro po'....
però è un peccato perchè avrei anche voglia di provare, di lasciarmi andare, di rischiare un po'; ma è sempre troppo complicato sbagliare ed io adesso non posso permettermelo.

Qualche ricetta?

sabato 20 gennaio 2007

Verona


Capita a volte di trovarsi nel posto giusto al momento giusto... sono situazioni fortunate, casuali e gradite che spesso determinano il sorriso.
Capita invece, più raramente, che un luogo, una stanza, una strada o un'intera città diventino SPECIALI, oserei dire magiche. La magia, si sa, non esiste, ma è una condizione del nostro animo... e forse anche in questo caso di tratta di "affinità elettive".
Come possono manifestarsi tali affinità? In mille modi, spesso inusuali o inaspettati ed ogni volta una sorta di silenzioso compiacimento ci accompagna inconsciamente.

Che si tratti dello sbocciare di un primo timido amore, della conoscenza di nuovo fraterno amico, del fuoco incontrollabile di una passione che ti porterà ad esser schiacciato... non so, non importa e non fa differenza. Ogni volta è la conferma che il caos ed il caso ogni tanto ci strizzano l'occhio.
Non è stato solo questo... molto altro mi fa sentir in qualche modo "figlioccio" di quelle quattro mura e tornarci è sempre un po' come rimetter piede a casa dopo un lungo viaggio.

Inutile continuare perchè il pensiero è di già concluso, ma che sia domani o tra un mese non ha importanza: desidero godere ancora della bella, saccente ed un po' vigliacca signora di pietra.
Insomma, un altro po' di magia non guasta.

mercoledì 17 gennaio 2007

punto


Ogni tanto è utile e rilassante fare un PUNTO della situazione.
Utile perchè in questo modo si scarica la memoria "volatile", si alleggerisce il carico sulla propria coscienza che a volte ci frena e ci ingrigisce. Rilassante perchè mentre si pensa a quello che ha da venire, a quello che s'ha da fare lo si sta già facendo senza fatica e tutto poi risulta più chiaro.

Il mio punto, oggi, gira intorno alle 5-6oo attività che dovrei/vorrei condurre, ma che grazie alla mia memoria estremamente insulsa non riesco ad organizzare.

Partiamo dalla tesi:
le cose da fare entro la revisione del 29 (speriamo) sono tante, ed in particolare
-lo studio di una versione e studio avanzato per la parte di "tubo" destinata a museo (comprese strutture, impianti, rivestimenti, ipotesi costruttive);
-scoprire una migliore soluzione per il "grande vuoto" (a livello illuminotecnico e funzionale);
-iniziare per forza a ipotizzare delle soluzioni grafiche efficaci per rappresentare il tutto (cosa non facile stavolta).
Mi fermo qui, ma sono sicuro che altre cose mi verranno in mente da qui a qualche ora...

Cori:
-Coro del Casel: completare la redazione del programma per i prossimi mesi. Vocalità, lettura musicale in primis, nuovo brano da decidere... Oltre a questo dobbiamo definire ed organizzare al più presto il prossimo concerto di San Giorgio e la rassegna.
-Coro San Paolo: serve un programma per Pasqua (e settimana santa!). Da fare al più presto perchè il tempo a disposizione è limitato.
-Insieme Vocale Ruah: studiare i brani entro domenica, sopprattutto Lotti, e successivamente passare il testimone dell'organizzazione interna ad Enrica. Va contattato il buon Bepi per il recitativo.

Lavoretti:
-contattare lo studio "so io chi" per sapere se sono vivi o morti..!

Vita sociale e altre amenità:
-tornare a correre ogni sera!
-sabato cena DFM;
-sabato mattina lezione con Anna;
-programmare al più presto i due migliori caffè dell'anno...

Ho finito? BOH! certo che non sarà proprio la stessa cosa, ma fare il PUNTO è un po' come prendere un caffè.
Come sostiene un mio amico furbo "il problema non è cosa fare prima del caffè, il problema è cosa fare dopo il caffè!".
Chissà che cosa ne pensa chi penso io?

martedì 16 gennaio 2007

...si ri-comincia

Un blog probabilmente andrebbe iniziato con qualche buon proposito, con qualche simpatica faccina, forse dicendo qualcosa di sè...

io stasera inizio con una bionda!